Motoslittata in Romania 2013

I "Cadreguni" sono sempre in "PISTA"!!!

Febbraio 2013

PARTECIPANTI:

Motoslittata VIDEO


Alvaro

Davide

Enrico
Mariolino

 

Nicola

Piero

 

Paolino

 

Roberto 
Sabato 16 febbraio
Dopo 16 anni di settimane bianche sugli gli sci, quest’anno abbiamo preso al volo l’opportunità di fare una esperienza nuova: MOTOSLITTE IN ROMANIA. L’occasione si è creata perché Alberto (mio figlio) è andato l’anno scorso per un servizio giornalistico, riportando impressioni positive. E noi poveri vecchietti pensionati pieni di acciacchi, ci facciamo perdere un’occasione
 del genere? MAI?. E poi MAI! quando c’è da dare della”manetta” siamo sempre pronti! Anche CON DEI “FERRI” NELLE OSSA, vero Mariolino? Purtroppo uno degli “storici grintosi” (il Giampi) ha rinunciato per motivi personali, è la prima volta che manca
 e ci è molto dispiaciuto, perché è una colonna portante del gruppo, e poi chi si prenderà la briga di “martellare” il Nicolino? Questa volta si sono aggregati anche dei “giovani” quasi cinquantenni, che si sono subito inseriti nel “giro” degli over 60-70-e quasi 80.
 Tenendo vivo l’ambiente,(fin troppo!). Partiamo il 16 febbraio da Orio, facciamo gli scongiuri(qualcuno si tocca i gemelli) perché la settimana prima, un aereo Rumeno è andato “lungo” in atterraggio per lo scoppio di una gomma,
invece è stato un volo tranquillo, atterriamo ad Arad dopo un paio d’ore. Ad attenderci con un pulmino Volkwagen bianco immacolato (non un Transit rosso sgangherato anni 70, come qualcuno temeva), c’è la nostra guida Gabriele (Lele),
che sarà il nostro “badante”per i 4 giorni di vacanze. Sistemati i bagagli con un po’ di fatica: 9 valigie alcune grandi, (qualcuno forse spera di stare via un mese!), 9 zaini, 9 caschi, ci avviamo: destinazione Steva De Nava - dove troveremo i nostri mezzi.
Il fondo stradale è pessimo, Lele deve fare lo slalom tra le buche Verso mezzogiorno fa una deviazione dalla provinciale e si ferma davanti a un bel casale nuovo. Assomiglia un po’ ai nostri della toscana , stonano un po’ i serramenti in alluminio
bianchi dell’ingresso, che fanno molto Hospice per anziani, (come si usa dire adesso), per non dire Cronicario o Bagina, non è che ci vuole “parcheggiare” qui?. Ci presenta il proprietario. E’un italiano che ha 80anni, ma portati bene. Questa è una bella storia.
Dovrebbe servire da esempio ai nostri giovani in attesa di lavoro, che forse si arrendono troppo presto davanti alle difficoltà. In Italia aveva un azienda tessile con 60 dipendenti, ma doveva affrontare giornalmente un sacco di problemi (sindacali e burocratici),
con resa economica scarsa. E’ costretto a chiudere, ma non si arrende, scommette su se stesso “ sono rinco io, o è il posto in cui mi trovo che non mi permette di fare bene il mio lavoro?” Decide a 60anni suonati di ripartire da zero.
Viene in Romania dove aveva dei contatti, compra un capannone(con aiuti comunali) e avvia una produzione di abbigliamento intimo per “Intimissimi”, attualmente ha 40 dipendenti, tutte donne. Le cose vanno bene e diversifica gli investimenti, costruisce questo casale tipo agriturismo,
e si diverte a cucinare per gli amici (noi per l’occasione) e non è niente male anche come cuoco. Bell’esempio di coraggio, forza di volontà e di imprenditorialità! Ripartiamo, ci inoltriamo nella valle, saliamo ma di neve non se ne vede, la temperatura è di 16°
cominciamo a preoccuparci. Finalmente arriviamo al punto di partenza che si trova a 1634mt. e finalmente troviamo anche un po’ di neve, meno male. I nostri “giocattoli” sono schierati sul
piazzale, sono seminuovi, prevalentemente Yamaha e Polaris, hanno parabrezza e manopole riscaldate! Il cruscotto come le moto Il rumore è “grintoso”,specialmente il mio che è un 2 tempi da gara! Siamo impazienti di partire. Lele ci riunisce per il briefing.
Chiede chi avesse già guidato questi mezzi, la risposta è unanime “mai guidato, è la prima volta”. Osservo i miei amici con attenzione e diffidenza, noto che sono molto curiosi, si informano sulla
potenza, cilindrata ,velocità, trucchi di guida, sono TROOOPPO interessati! Mi si accende la lampadina! Vuoi vedere che si ripete la storia della gara dei Kart, quando tutti dicevano che non li avevano mai guidati e poi si è scoperto che si erano allenati di nascosto per una settimana!
Mai fidarsi delle vecchie volpi! Partiamo, davanti c’è la guida, chiude la fila il Lele con la “motocingolo”, che non è altro la trasformazione di una KTM 530cc.dove al posto della ruota
anteriore hanno messo un pattino,e al posteriore un cingolo, così trasformata ci si può divertire. Ci inoltriamo nel bosco, la pista è già tracciata, si salta sulle cunette, la strada è larga come la motoslitta, siamo in difficoltà nelle curve in contro pendenza, perché bisogna spostare il corpo all’interno,
il gas si comanda con il pollice destro premendo una levetta, anteriormente ci sono gli ammortizzatori,
ma gli scossoni si sentono! Io mi trovo meglio a guidare in piedi, come sulle moto da enduro, sui salti anche di 50-60cm. ammortizzo con braccia e gambe. La potenza è tanta, (parlano di 130-150 cv.) quando si apre tutto il gas l’accelerazione è impressionante,
però quando si decelera si rallenta abbastanza velocemente, le salite anche ripide si superano agevolmente. Al primo pit stop ci scambiamo le prime impressioni: TUTTI GASATI!!! .
Piano piano, la velocità aumenta, ma nessuno sorpassa (ma perché non c’è spazio!) Infatti appena si arriva in un pianoro molto ampio con neve fresca immacolata, ci allarga a ventaglio e si comincia a tirare come dannati, tanto che un “giovane” (Enrico)
sorpassa anche la guida, “ma Enrico non si sorpassa il capo mandria!!! E lui bugiardo, “ma me l’ha detto lui!” Ma non è vero.” E’ vero invece che è rimasto “scottato” qualche volta “dai vecchi marpioni” e allora quando c’è l’occasione ci martella!.
Alcune motoslitte non hanno la patella antispruzzi posteriore (quella di Davide e la mia) e si solleva un turbinio di neve e ghiaccio che acceca i sorpassati ,che dopo regolarmente ci insultano. Comincia a fare buio, procedere con i fari sulla pista è molto affascinante.
( l’uscita notturna era in programma dopo cena,) ma avremmo dovuto sacrificarci con un menù a base di brodino e acqua minerale! Allora abbiamo preferito allungare il pomeriggio, per essere liberi di fare le nostre solite allegre cenette senza vincoli e abbiamo fatto bene!. E’ un mondo da scoprire;
il proprietario è un grossista di commercio funghi, con dei centri di raccolta in tutta la Romania, (300tonnellate all’anno) il mercato principale è l’Italia. In inverno è stagione morta per i funghi e allora si è inventato il noleggio delle motoslitte.
Ha ristrutturato una Baita in modo molto pratico e funzionale, riscaldamento CENTRALIZZATO A LEGNA! con una enorme caldaia, molto efficiente ed economica, in camera avevamo almeno 25° poiché vive in mezzo ai boschi, la legna deve solo raccoglierla .
La sala da pranzo è un grande tavolone di legno rustico, con una “bella” tovaglia di plastica, come si usava nei nostri “trani” negli anni 50-60! La cucina è attrezzata alla buona, però sono riusciti a fare il pollo alla griglia ,
col sapore “di una volta”. Peccato che il SOMMELIER (che è sempre il “fungaio”) abbia messo le bottiglie di Cabernet,Merlot,Tocai, sul balcone! che il buon Lele, che è Veneto, aveva portato per noi e aveva raccomandato di tenerle a temperatura ambiente, ma per il”fungaio”la temperatura ambiente è fuori… a meno5°!!!. Comunque nessuno ha rinunciato, anzi!
Domenica 17 febbraio
Ritrovo ore 9 ; colazione rustica , niente caffèlatte o cappuccino, ma solo salame di cinghiale e altri animali, sottaceti”robusti”, pane raffermo e via. Non si è lamentato neanche Nicola,che ha il
palato fine, vuol dire che non era poi così male, lui che di solito “gradisce” 1 cappuccio chiaro, (ma non troppo), 6 fette biscottate con burro e marmellata, spremuta d’arancia, (non succo) un paio di cornetti freschi, yogurt e per finire un caffè “corto” ma rigorosamente Illy.
La coppia inedita era formata da Davide e Paolo; vedendoli molto “affiatati” sono iniziate le batute crudeli, tipo : “ma Paola sei insaziabile!”-“ma dalla vostra camera si sentivano dei rumori
"strani!” ma chi aveva i tacchi stanotte? (ma Davide ci ha messo del suo). Al mattino troviamo i mezzi ghiacciati, sono rimasti all’aperto)ma si avviano senza problemi in una nuvola di fumo.. Partiamo tutti in colonna, si sale in mezzo a boschi
bellissimi, in uno dei passaggi un po’ impegnativi, Nicola, (sempre lui, ma lo portiamo apposta!) fa
un “dritto” e si schianta contro delle piante, noi, soliti malefici invece di aiutarlo, lo sfottiamo e scattiamo un sacco di foto che serviranno a movimentare le nostre serate, ma la velocità era bassa non ci sono danni è “sconsolato! noi no!
E riprendiamo allegramente. Arriviamo in cima, anche qui troviamo un ampio “panettone” dove si può dare gas senza pericolo.
Il Lele ci segue su una moto KTM 530 con i cingoli e fa dei “numeri” in mezzo ai boschi, sparisce e poi rientra sfiorando le piante, è un bel manico! Apparentemente sembra facile, ma quando la provo rimango un po’ “basito”,
è chiaro che non bastano 5minuti per capire il funzionamento. Il nostro “badante” ci fa sostare in una piccola baitella e ci fa una gradita sorpresa, stappa una ottima bottiglia di prosecco. (e bravo il nostro Lele).
Si scusa perché ha dimenticato i bicchieri, ma noi non andiamo troppo per il sottile e beviamo a canna. Poi assistiamo a una bella scenetta “fotografica”;Enrico chiede a Nicola (suo padre) di scattarle una foto con sfondo la baitella,
Nicola che è molto scrupoloso e preciso nelle inquadrature, lo fa spostare continuamente, prima un po’ a destra poi un po’ a sinistra, fin quando Enrico che non è molto paziente lo invita a scattare se no viene notte!.
Quando guarda l’esito sul display esclama “ma Papi mi hai fotografato le scarpe!!” E Nicola, “colpa tua, mi hai fatto premura e mi è scivolato il dito sul display!” Eh, purtroppo Nicola è un paparazzo incompreso!
Dopo un po’ di scorribande a tutto gas, dobbiamo prendere la via del ritorno, anche perché, lentamente ma inesorabilmente si alza la nebbia, pertanto è consigliabile tornare a valle. Ci aspetta un’altra sorpresa, il nostro “fungaio! ci fa trovare un enorme
coscia di cinghiale con delle salsine nostrane, funghi squisiti e noi ci “sacrifichiamo” volentieri. I Rumeni ci stanno diventando sempre più simpatici. Ripartiamo, direzione Sibiu; ci aspettano almeno 3 ore di pulmino, le strade all’interno sono pessime,
ci sono dei tratti che si percorrono a 10 km/h. Passaggi a livello incustoditi dove bisogna fermarsi e guardare da ambo le parti se arriva il treno!. Incrociamo anche un funerale, una curiosità;
il carro funebre è un carro attrezzi, la bara è sul pianale posteriore, aperta!si vede che vogliono farle prendere aria fino all’ultimo! A Sibiu, altra sorpresa, pernottiamo al mega Hotel Continental 4 stelle, in centro. Ceniamo al Torn, ,ristorante tipico nel centro storico,
che è abbastanza bello, però è deserto, non c’è vita nemmeno in giro, molti negozi sono chiusi. Pensiamo che essendo domenica sera, la gente vada a letto presto, oppure sono in crisi come da noi?
Lunedì 18 febbraio
Dopo una mega colazione, ripartiamo, direzione Bran dove c’è il castello di Dracula. Anche qui sono riusciti a creare da una leggenda, (Dracula, succhiatore di sangue!è un personaggio di un romanzo) un centro di attrazione turistica, che si estende per tutta la valle,
intorno al Castello ci sono decine di Hotel , Residence, ristoranti, bancarelle, che vendono la solita paccottiglia, beviamo un caffè e ripartiamo, direzione Brasov, troviamo ancora dei tratti di strada veramente brutti, per capirci; per fare 200km. abbiamo impiegato 4 ore e mezzo!
Meno male che la compagnia è allegra e tra barzellette, battute varie,e pisolini non ci è sembrato così lungo. Ci inoltriamo nella valle dove troveremo le motoslitte, neve sempre poca. Il posto è un
grande centro ippico, con una bella stalla con dei magnifici cavalli, tenuti molto bene. Ci servono un ottimo pollo disossato al forno, molto buono, anche la birra è buona. Il noleggiatore, dopo averci squadrati e valutato la nostra età, non ci sembra troppo convinto,
ha paura di perdere qualche motoslitta nei burroni, (qualcuno si tocca),scambia un’occhiata con
Lele che cerca di rassicurarlo, ci fanno firmare lo scarico di responsabilità, poi ci fa un sacco di raccomandazioni. Le motoslitte sono più “datate” e con qualche acciacco, però alla fine partono tutte e ci avviamo nel bosco
Sono incredibili le doti di questi mezzi, riescono a superare delle pendenze notevoli e anche nelle
buche che con qualsiasi altro mezzo sarebbe impossibile. Siamo in discesa, in uno slargo sorpasso il Piero, che si era “rilassato” un attimo! Procedo alla velocità della “carovana”, mi accorgo in ritardo che\la pista, da una corsia
diventa a due, manco a dirlo il “malefico” mi risorpassa ghignando come sa fare lui. Be, ma io
non demordo l’ho incalzo da vicino, aspetto il momento giusto, ma lui cosa fa? Mi chiude, tiene tutta la pista, mi accorgo che ha gli specchi retrovisori e li utilizza al meglio! E’ l’unica motoslitta ad averli, ed è capitata proprio a lui,
.sarà un caso? Ho i miei dubbi!. Alla fine a furia di dare sgasate perdo anche un pezzo di cingolo, e il mio mezzo si blocca, tocca al Lele darmi un passaggio. Ricordo che anche nella gara di
Kart, abbiamo “battagliato” e non sono riuscito a superarlo,ma fa parte del gioco, e noi giochiamo! Arriviamo a BRASOV, che una cittadina abbastanza grande, pernottiamo all’Hotel Ambient, molto più modesto rispetto a quello di ieri, forse c’è stato un
equivoco, perché in città esistono due Hotel con lo stesso nome e a noi è capitato quello più scarso, però è accettabile. Tempo per fare una doccia , poi andiamo a cena al Transilvanian Restaurant cucina tipica Rumena, discreta.
Martedì 19 febbraio
Partiamo direzione BUCAREST,le strade sono più belle e veloci, il buon Lele ci porta a SINAIA
la località sciistica più rinomata della Romania, in effetti siamo sorpresi, sembra “quasi” di essere in Austria! Bei locali, molta gente, prezzi competitivi. Ci facciamo un pensierino per il futuro. Pranzo leggero in locale caratteristico.
Scesi al fondo valle prendiamo finalmente l’autostrada (gratuita). Pernottiamo all’Hotel PHOENICIA 4 stelle, ottimo, a disposizione area fitness piscina,sauna, ne approfittiamo, e’ vicino all’Areoporto, (per non fare l’alzataccia al mattino).
In centro andiamo con 2 taxi DACIA ,(ci sono solo quelli). Non sono belli e nemmeno molto confortevoli, ma hanno dei kilometraggi incredibili, ben 500.000 km.,sono tanti per un taxi e non che vanno al risparmio, ci tirano dentro. Poca apparenza, tanta sostanza.
Ceniamo nel grande e bel Ristorante di Bucarest: CARU’ CU BERE meno male che Lele ha prenotato perché è pieno, c’è l’orchestra Rumena, ma nel piano superiore ci sono anche le ballerine. Mangiamo le specialità : Zuppa in pagnotta di pane,
e un’enorme stinco di maiale,molto buono. Passeggiata nel centro, bei palazzi, molto movimento, abbastanza ordine e pulizia. Sensazione di sicurezza, anche se abbiamo visto poche pattuglie di Polizia.
Mercoledì 20 febbraio
Aereoporto di Bucarest, abbastanza moderno e funzionale, grande duty free, volo tranquillo, posti vuoti. arrivo a Malpensa in orario. COMMENTI
C’ero già stato nel 2011 in Romania ma con la moto. Questa volta avendola attraversata da Nord a Sud e con le notizie di Lele che ormai la conosce bene, conferma le mie impressioni: La fama che hanno i Rumeni è falsa, gli zingari, ladri, delinquenti,
prostitute, vengono (li mandano?) da noi, perché abbiamo leggi più permissive, e del “buonismo” sbagliato!. Lo stipendio medio è di 300€. al mese eppure vivono dignitosamente, il parco macchine è prevalentemente di Dacia che è una macchina essenziale,
pochi fronzoli ma tanta sostanza (vedi kilometraggio dei taxisti). In tutto il viaggio non abbiamo visto un accampamento di zingari! Neanche accattoni ne postulanti, prostitute nemmeno, (almeno sulle strade), la viabilità è più ordinata che da noi,
Lele ci ha detto che se si viene sorpresi a non fermarsi allo stop, scatta il ritiro immediato della patente. Alle periferie delle città abbiamo visto delle orrende costruzioni che ricordano l’Era Comunista. E’umiliante constatare come noi siamo scesi così in basso,
(ma non eravamo la culla della civiltà?).E’ mai possibile che il Paese più bello al mondo stia così degradando?. Speriamo che con le prossime elezioni ci sia un rinnovamento ! E’ stata una bella vacanza, abbiamo provato dei mezzi di trasporto innovativi e divertenti che
in queste montagne sono molto utili, possono andare da un paese all’altro senza scendere a valle, creano una fonte di guadagno e richiamano il turismo, non disturbano nessuno perché sono montagne disabitate. Bravi Rumeni.
L’organizzazione di Lele è stata esemplare, all’inizio era un po’ riservato, ma dopo qualche ora si è sciolto, anzi ha “sbracato” anche lui entrando in sintonia con il gruppo. Non abbiamo dovuto aprire neanche una volta il portafoglio, ha portato dall’Italia

il vino e un pandoro, è stato veramente il nostro BADANTE INAPPUNTABILE! Con la stessa formula, d’estate organizza anche Tour con moto Enduro a noleggio, è molto probabile che ritorneremo, d'altronde il nostro motto è “CADREGUNI SEMPRE IN PISTA” E VAI !!!

Alvaro

-la Polly controlla
- il duo di Zelig!
- preparativi per la partenza.
- si parte
- ancora fresca,ma per poco!
- obiettivo raggiunto!
- sembra la luna!
- sgasamento!!!
- pit stop.
- è nato un amore (non ditelo alla Polly!)
- la romantica mansarda degli “innamorati”dipinta di rosa.
- Roby, stai facendo una polizza?
- gli scalda collo personalizzati!
- Yamaha 800cc. 3 cilindri
- Mariolino, si è gasato troppo!
- colazione “rustica” solo salame di cinghiale!
- ci ha provato anche Enrichino
- Nicola voleva disboscare il bosco!
- mi viene da piangere!
- Nicola, “disaster” " giuro,non lo faccio più!
–“un piccolo” dessert per dimenticare le disgrazie!
- i magnifici 8
- che spettacolo!!!
- gaina!
- gaina!
- fumare fa male!
- il primo premio!
- il Lele ci tratta bene!
- le case degli “Zingari” ricchi
- a Mario gli hanno dedicato il caffè!
- chissà perché siamo sempre attratti quando vediamo delle belle corna?
- mi si è abbassata la vista, gli amici mi hanno proposto queste lenti,ma non ci vedo bene!
- in attesa della partenza
- Paolino; il perfezionista! abbigliamento perfetto.
- Roberto in carena.
- paesaggi incantevoli
- traspare la gioia
- sosta
- ci ha messo 20 minuti, però ha fatto un capolavoro di foto(sempre Nicola)
- Cadreguni in pista!!!
- Piero tira il freno a mano!!!
- Davide l’uomo delle nevi!
- motoslitte nella panna montata
- che bello fuori pista!
- si “derapa” anche!
- il nostro “badante” ci prepara il rifornimento!
- Davide sembra avere molti pensieri !
- la prossima volta Lele ci farà dormire qui (bè lui ci ha dormito)
- Mariolino, “anche storti i ferri” hanno tenuto eh!
- sempre i capolavori di Nicola ! (al giovedi ci darà le spiegazioni)
- dopo “la guerra” viene sempre la pace.
- per raffreddare il motore o per scaldare la birra?
- ma Davide qui non c’è niente da rapinare!
- gli scaldacollo con il nostro motto:SEMPRE IN PISTA!!!
- Roberto è riuscito a fare una polizza al Rumeno? Chi ha fatto l’affare?
- Riders è arrivato anche qua!
- arriva la zuppa!!!
- arriva la “coscetta” di cinghiale
- Paolino in intimità, cosa sta dicendo “al coniuge”?
- Polly, sono tutto per te!
- effetivamente il castello di Dracula non è molto allegro!
- ci sono dei paesi poveri, ma la pagheranno l’imu?
- le nostre autostrade
- panorama
- anche qui sfruttano il nostro nome per fare affari, ma brevettiamo i nomi!
- a ognuno la sua tazza e pure sottochiave!
- Brasov,bel ristorante ma vuoto,gli abbiamo salvato la serata!
- è nata una “storia!”-se la Polly viene a saperlo li SPIEZZA IN DUE! (noi non parleremo
- non fare lo spiritoso,sembri proprio un Rumeno!
- strana casa.

 
 
 


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